Quel giorno, la mia vita è stata vicino a quello che solitamente chiamiamo "Punto di non ritorno".
Molti anni sono passati da quel giorno, e dopo che avevo trovato la causa del mio problema grazie ad una gentilissima dottoressa della Clinica Universitaria di Pisa dove mi ero rivolto, tale Cecconi (che ringrazierò per tutta la vita), non avevo più avuto Tia (Attacchi transitori ischemici) sino a questa settimana.
Giovedì 17 maggio (il 17 ritorna), mi sono alzato ed ho subito avvertito strani sintomi al braccio e alla gamba destra.
Leggeri, molto leggeri.
Lì per lì non ci ho dato molto peso, complice anche un mal di collo che mi ricordava un vecchio problema alla cervicale di molti anni prima.
Alle 18 monto in macchina e parto alla volta di Pistoia, dove alla sera avrei tenuto un mio corso agli agenti di commercio del Cescot.
Passa il tempo e i sintomi cominciano a manifestarsi ripetutatamente, con frequenza e intensità maggiore.
Arrivo a Lucca, esco dall'autostrada e rientro in direzione Carrara, come per tornare in dietro.
Chiamo il mio neurologo al telefono ma è fuori zona, decido pertanto di recarmi in urgenza al pronto soccorso di Carrara.
Arrivo, faccio presente il mio problema e, soprattutto il mio passato e mi fanno entrare subito.
Inizia la solita trafila: visita del medico del pronto soccorso, visita del neurologo di turno, tac che ravvisa segni pregressi (ovvero gli infarti cerebellari vecchi).
Fortunatamente non sembra essercene dei nuovi.
I fantasmi del passato ritornano ma io non perdo il mio sorriso.
Non ho nessuna intenzione di farlo, perchè la vita è bellissima e merita di essere vissuta intensamente, anche nelle difficoltà.
Nel frattempo vengo ricoverato due giorni in osservazione alla neuro di Carrara, dove conosco personaggi simpatici e folcloristici, come: Giuseppe, un signore di 83 anni portati benissimo, dalla storia partigiana.
Leandro, un italiano che ha fatto fortuna in Costarica (o Santo Domingo?).
Massimo, l'infermiere con la passione della programmazione neuro linguistica che mi riconosce per avermi visto in tv e mi racconta dei tanti libri che ha letto sull'argomento.
Ma soprattutto, conosco un medico dal volto e dall'animo umano, il Dottor Maremmani: che ti ascolta con attenzione, risponde alle tue domande ed è disponibile come pochi.
Poi dicono che nella sanità italiana non ci sono medici del genere: sbagliato!
Sarò anche un uomo fortunato, ma nelle mie disgrazie ne ho trovati più di uno.
Tutti loro insieme ad altre persone saranno protagonisti nel capitolo dedicato al "sorriso" nel mio prossimo libro.
Nel frattempo, oggi è domenica e mi riposo, in attesa di tornare a Carrara domani mattina a fare l'eco doppler carotideo, per eliminare altri dubbi.
E mentre scrivo dei miei fantasmi del passato, un sorriso va a tutte le persone che in questo momento sono negli ospedali italiani.
Un sorriso e anche un mio abbraccio.
Giancarlo Fornei
Formatore Motivazionale, Scrittore & Mental Coach
"Il Coach delle Donne"
Commenti
AUGURI PER UNA RAPIDA GUARIGIONE.
TI STIMO SEMPRE TANTISSIMO.
Auguri particolarmente graditi in questo brutto periodo della mia vita, condito da tanti altri grandi problemi.
Ma io sono ancora qui: continuo a sorridere, scherzare e andare avanti!
Continuo a pensare che la vita è bellissima, nonostante i problemi che possiamo avere.
Un abbraccio
Ti scrivo da Perugia dove stasera ho un concerto, ti dedicherò un brano!
ciao Gianca
Ric
un abbraccione
un abbraccio anche a te...
Ma lo sai che il mio numero non me lo ricordo? Saranno i neuroni che cominciano a spegnersi...
un abbraccione
un grande abbraccio anche a te...