5 mosse per difenderti dall'invidioso...


Può essere ovunque: nel posto di lavoro, tra gli amici e, più spesso di quanto si creda, tra i parenti.

Ecco come non cadere nella sua rete.

1. Non avere paura delle sue energie negative, altrimenti lo sente e acquista forza.

2. Non entrare in competizione. Se non sei come lui/lei, perdereste.

3. Nutri un sentimento di affetto per la persona invidiosa e compatiscila senza fartene accorgere: è una persona che soffre.

4. Difenditi dai suoi attacchi con l'indifferenza.

5. Fagli credere che hai problemi e sofferenze, anche se non è vero: questo placherà la sua invidia e allenterà la sua energia negativa contro di te.

Fonte: Più sani Più belli, agosto 2012

Commenti

Anonimo ha detto…
possibile che io mi senta il parafulmine di molte persone che si scagliano contro di me in diverse maniere -offendendomi e denigrandomi solo perché io sento in loro avversita di insofferenza personale e non accettano che io mi dia da fare per non essere come loro -ai loro occhi io risulto essere forte -e per cui mi attaccano anche i miei più cari e soprattutto loro .che fare ........
Giancarlo Fornei ha detto…
Possibilissimo caro anonimo (maschietto o femminuccia?)...

La maggior parte delle persone è invidiosa di chi si da da fare e cerca di migliorare la propria situazione, anziché restare con le mani in mano ad aspettare i miracoli...

In molti post e anche nei miei libri, ho scritto che i nostri peggiori nemici e detrattori, ahimè, spesso li troviamo proprio tra le persone a noi più care, più vicine...

Cosa fare?
Armati di santa pazienza e impara a lasciar scivolare, verso il basso, ogni loro insinuazione, offesa, attacco e quant'altro...

Sei solo/sola!
Prendine atto e combatti, senza darla loro vinta...

un abbraccio e benvenuto/a nel mio blog...
Anonimo ha detto…
L'invidia spesso è silente e più insidiosa di quanto non si creda.... Purtroppo è connaturata soprattutto all'animo femminile.... Si nasconde negli atteggiamenti di chi ostenta o si millanta di essere o sembrare migliore di te.
Giancarlo Fornei ha detto…
Concordo con quasi tutto, tranne che sia connaturata soprattutto nella donna...

l'invidia, amica/o mio, non ha sesso! E solo un atteggiamento stupido...

un abbraccio e continua a seguirmi...
Anonimo ha detto…
Buongiorno Giancarlo,
vorrei capire come "difendermi" da una persona che, di fatto, mi sta rovinando la salute mentale.
È una ex amica e compagna di scuola che ho continuato a sentire x anni anche se abitavamo lontane. Mi sembrava di conoscerla abbastanza bene, ci si confidava gioie e dolori, ecc. Insomma, pensavo di avere vicino una vera amica. Dopo anni ci siamo riviste in alcune occasioni e mentre io frequentavo quello che ora è mio marito, ho avuto la malaugurata idea di presentarle il di lui fratello. Colpo di fulmine! Noi felicissimi, pensando che l'amicizia si sarebbe poi mantenuta condividendo insieme molti aspetti della vita. Risultato: da quando i due hanno cominciato a fare coppia fissa ci hanno girato improvvisamente le spalle. Senza una spiegazione. Fatto terreno bruciato con i vecchi amici, interrotta ogni comunicazione, anche la più innocua, ora lei è mia cognata, hanno un bambino dell'età dei miei. Non ci parliamo, abita a qualche chilometro e nn l'ho più vista nè sentita. Ho chiesto spiegazioni ma si rifiuta oppure dice con aria candida che nn c'è niente che non va... Di fronte ai familiari si fanno belli delle loro esperienze/amicizie/successi mentre io soffro da morire... Ormai la ignoro se posso, ma fa parte della famiglia, come posso difendermi? L'unica spiegazione è che sia invidiosa... Se potrà rispondermi, le sarò grata. Sinceramente non so come toglirla dalla mia vita. Grazie. B
Giancarlo Fornei ha detto…
Perdona il ritardo amica mia, ma ero impegnato nella campagna elettorale appena conclusasi, che mi ha visto candidato all'europarlamento...

la soluzione? Indifferenza amica mia, indifferenza...
più tu la cerchi e vuoi sapere il motivo di questo loro atteggiamento, più tu starai male e loro, paradossalmente, godranno alle tue spalle...

ma tu, hai uno strumento fantastico che si chiama INDIFFERENZA, usala, falla diventare quotidianeità nei loro confronti...

più sarai indifferente nei loro confronti e meglio starai tu e peggio loro...

ti abbraccio
Anonimo ha detto…
Buongiorno Giancarlo, sono capitata casualmente su questo suo blog mentre ero alla ricerca di informazioni sull'invidia e su come... combatterla. Le racconto quanto mi accade: ho da otto anni una cognata (sorella di mio marito) che è un paio d'anni più giovane di me, più bella di me, più magra di me, con un guardaroba da fare invidia, una bella macchina, è laureata, ha una madre (mia suocera) che le cura i figli a tempo pieno, ma che con me ha sempre tenuto un atteggiamento distaccato. Non abbiamo mai litigato ne avuto discussioni, anche perché io "sto al mio posto" nel senso che abitando tutti attorno alla casa dei miei suoceri, parenti e amici sono tutti tra loro, mentre io sono "l'estranea" venuta da un altro paese (della stessa provincia...). Dopo tutti questi anni mi sono convinta che mia cognata è invidiosa di me, pur non avendone i motivi, visto che io non faccio nulla per mettermi in mostra, non sono competitiva e non faccio certi discorsi "insinuanti" come quelli che fanno lei e sua madre a me. La cosa si è acuita quando lei si è separata dal marito, che l'ha sempre accusata di essere immatura e viziata, mentre lo stesso è capitato più volte che lodasse me per come fossi "all'altezza" di badare a casa e famiglia. Io non ho mai pensato di essere migliore di lei per questo, anche perché lei ha i suoi pregi, e non mi sono mai comportata male nei suoi confronti. Ciò nonostante ho capito che tutte le volte che dico qualcosa alle mie parole viene data un'interpretazione negativa, come se fossero rivolte a lei e mi sono dovuta ridurre quasi al silenzio quando siamo con tutta la famiglia, inoltre ultimamente mi saluta a malapena, non mi guarda nemmeno in faccia e non mi rivolge la parola. Io devo chiaramente fare come se nulla fosse, perché conoscendola, so che se le chiedessi chiarimenti sfrutterebbe le mie parole per riportarle in giro dandogli chissà quale interpretazione. Mi sono anche accorta che parla male di me ai suoi parenti, poiché dopo anni ha riallacciato i rapporti con persone con cui ha visto che io avevo un rapporto cordiale e che dopo il suo intervento ora mi guardano "di sottecchi". Da quando poi ha scoperto che io l'altra cognata (che lei ignorava) avevamo un buon rapporto, ha fatto di tutto per attirarla a sé instaurando un rapporto di tipo esclusivo e quando ci sono io non fa che ostentare la loro amicizia e le cose che fanno insieme.
Secondo lei è invidia? Come mi dovrei comportare? Ripeto che io faccio sempre finta di niente, non provoco, non ribatto.
La ringrazio se vorrà darmi una risposta.
Loretta
Giancarlo Fornei ha detto…
Buongiorno a te Loretta...

amica mia, purtroppo, in ogni famiglia esistono "figli di serie A e di serie B".
Ad ogni modo, ho la sensazione che tu voglia sentirti estranea e faccia di tutto per sottolineare le differenze che ci sono tra voi... se veramente non ti frega nulla di lei, perché ne parli così tanto? Perché trova così tanto spazio nei tuoi pensieri?

Posso darti un consiglio?
Lascia perdere tua cognata e sua madre, ti stai concentrando sulla loro invidia e, in qualche modo, l'attiri nella tua vita.

Ami tuo marito e i tuoi figli? Loro ti amano, ti rispettano?
Se la risposta è un doppio sì, dedica tempo a loro, concentrati a fare le cose che ti piacciono e sono utili per te e la tua famiglia e lasciale perdere...

L'invidia è terribile, lo so, ma posso garantirti che esiste uno stato emozionale ancor pi terribile pe chi lo riceve: l'INDIFFERENZA!

Usala contro di loro, alla fine vincerai tu...

Ti abbraccio e vienimi a trovare sul blog che ho dedicato a voi donne: www.coachingperdonne.com




Greis ha detto…
Buonasera Giancarlo vorrei avere un consiglio da lei , di come posso difendermi dalla gelosia e invidia che hanno nei miei confronti come persona mia suocera e mia cognata (madre e figlia) da tre anni che mi mancano solo tre esami dalla laurea in Diritto e sento loro trasmettermi energie negative , ogni volta che devo affrontare esame mia cognata mi manda i messaggi infiniti in WhatsApp chiedendomi : Hai fato l'esame ? Quando dai esame ? Ed io non so cosa rispondergli mi sento sempre più
Giancarlo Fornei ha detto…
ciao Greis,
la gelosia e l'invidia sono emozioni negative che si trasmettono e più ci pensi (mentre mi hai descritto il problema ti ci sei dovuta focalizzare sopra), più ti fanno star male.

Il consiglio è di una banalità unica e, al tempo stesso, di altrettanta difficoltà: banale perché ti basta essere indifferente a quei messaggi; difficile perché la mente umana pensa sempre all'aspetto peggiore (mi scrive quelle cose perché è invidiosa di me!).

Lo so, ragazza mia, è difficile, ma se impari a essere indifferente a quel tipo di emozione, riuscirai a spostare l'attenzione da una cosa negativa ad una positiva. Prova a fare così: ogni volta che tua cognata ti manda un messaggio, tu rispondigli dicendo semplicemente: GRAZIE!

Non aggiungere altro, nessun commento, nessuna emozione aggiuntiva, solo GRAZIE!

Scommettiamo che dopo che gli hai risposto 3,4,5 volte grazie tu comincerai a stare meglio perché quei messaggi ti daranno meno noia e lei, forse, smetterà persino di inviarteli?

Un abbraccio e ti aspetto sul mio nuovo blog, dedicato a voi donne: www.coachingperdonne.com

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Anonimo ha detto…
Buongiorno, ho un grosso problema a lavoro. Un collega aspirava al posto che la società mi ha assegnato, la sua invidia è devastante per lui che non riesce a gioire per l'incarico che gli è stato assegnato contestualmente e verso di me. Il vero problema non è lui che si è danneggiato da solo col suo comportamento, ma il nostro capo. Questo per cercare di tenerlo buono, viste le sue continue pressioni, vessa me. Visto che non riesce ad elevare l'invidioso al mio livello, danneggia me non riconoscendo quello che mi spetta. Se deve dare qualcosa a me si pone sempre il problema che l'altro potrebbe recriminare.
Avevo un buon rapporto col mio capo e si sta rovinando per questo idiota. Non so come venirne fuori!
Giancarlo Fornei ha detto…
Buongiorno a te, amica o amico?

Purtroppo il mondo è pieno di persone invidiose, e colleghi come quello che mi hai descritto li incontrerai sempre.

Noto che sei messa/o molto bene in fatto di stupidità all'interno dell'azienda in cui lavori: un collega geloso, un capo incapace di gestire il personale...

Hai due strade:
1) andartene in un'azienda migliore, dove le tue competenze e capacità sono valorizzate e apprezzate.

2) combattere per far valere i tuoi diritti nell'azienda in cui sei adesso. Ma facendolo in maniera intelligente, mettendo con le spalle al muro il tuo capo: prenditi i prossimi sei mesi per diventare il più efficace, il più efficiente, il più capace all'interno della tua azienda. Fai in modo che le tue performance si conoscano ai piani alti, ai "capi" del tuo capo.

Renditi INDISPENSABILE per l'azienda e quando lo sarai, vai dal tuo capo e digli che adesso è arrivato il momento di darti ciò meriti, senza fare raffronti con nessuno. Se lui nicchia ancora, digli semplicemente che se non ti da quello che ti sei meritata/o, te ne andrai e il motivo dovrà poi spiegarlo lui ai suoi superiori...

un grosso "in bocca al lupo" e tienimi aggiornato...
Anonimo ha detto…
Quando l'invidia è nei rapporti di coppia? Ogni mio successo professionale e' seguito da atteggiamenti di distacco e freddezza da parte di mio marito e interpretazione negativa di quello che dico, per screditarmi davanti a mio figlio. Non posso rinunciare al mio lavoro, non posso separarmi perché ho un bimbo piccolo, quindi subisco la sua freddezza e non siamo felici. Premetto che anche lui è realizzato nel lavoro (o forse non è così?) e che io non mi vanto mai, anzi sono piena di insicurezze e parlo sempre delle mie difficoltà. Ho provato ad essere indifferente alla sua guerra fredda e non cambia niente, anzi per lui e' meglio così. Grazie per aver letto!
Giancarlo Fornei ha detto…
Purtroppo, amica mia, l'invidia da successo professionale è una brutta "bestia".
Ed è ancor peggio quando si materializza in famiglia, come nel tuo caso. L'uomo soffre terribilmente la donna che porta materialmente i "pantaloni" in casa e nel tuo caso, forse ho anche un piccolo dubbio: sei proprio certa che anche lui sia realizzato sul lavoro?
Ad ogni modo, concordo con te: con un bambino piccolo devi, almeno per il momento, pazientare. Ma appena sei nelle condizioni, lascialo...
Un uomo freddo, distaccato, che ti discredita davanti a tuo figlio per invidia da lavoro, non merita il tuo amore e neppure che tu ci stia male...
Prova u ultimo tentativo: chiedigli di mettersi al tavolino con te per chiarire, definitivamente, ogni aspetto. E poi domandagli: cosa ti infastidisce, il mio comportamento o il mio successo lavorativo?
Laddove ti dicesse il comportamento, domandagli di nuovo: cosa devo fare per evitare di infastidirti?
Se veramente ti vuole bene, proverà a farti comprendere cosa gli da "noia", in modo da trovare un compromesso tra le parti...
Se invece è solamente invidioso, si arrampicherà sugli specchi, incolpandoti di chissà quali malefatte...
A quel punto, amica mia, avrai ben chiara la scelta da fare...
Ti abbraccio e seguimi sul blog Coachingperdonne.com o su Facebook, Giancarlo Fornei, naturalmente...