Quanti minuti passi a stimolare positivamente il tuo cervello?

La giornata di ogni essere umano è fatta di 24 ore, ovvero: 1440 minuti.

Tenendo conto che mediamente 8 ore le passiamo a dormire, significa che ogni giorno abbiamo in media 960 minuti di stimoli celebrali, pari a circa 16 ore di attività.

Niente male!

La domanda che nasce spontanea e che dovresti porti, è la seguente: quanti minuti passi a stimolare positivamente il tuo cervello?

Il problema è come usiamo questi 960 minuti, che sembrano tanti, ma vengono per lo più impiegati a pensare cose negative o ad avere un dialogo interno critico e limitante con noi stessi.

Non esistono statistiche in merito, ma sappiamo che per la maggior parte delle persone è molto più facile pensare in negativo, che volgere i propri pensieri a cose belle, da raggiungere e da avere.

Questo fa si che una percentuale notevole di questi 960 minuti venga sicuramente impiegata per lamentarci, autocommiserarci, pensare a cose negative e brutte, avere un dialogo interno limitante e frustrante, ecc.

Come invertire questa tendenza?

Purtroppo, non conosco rimedi miracolosi o effetti speciali.

In compenso, l'esperienza m'insegna che se ogni giorno mi fermo, consapevolmente, cinque minuti di orologio a pensare a quello che vorrei avere, ai miei sogni, ai desideri, alle cose belle...

comincio a stimolare positivamente il mio cervello!
Ad alimentare la mia mente!

La settimana dopo, passerò a dieci minuti di orologio, e la settimana successiva a quindici, e così via.

A lungo andare, questo processo si fissa dentro di me, diventando, nel tempo, una forma di sana e positiva abitudine, che va ad alimentare la mia Autostima.

Fidati.
Ha funzionato con me, funzionerà anche con te.

Solo così, puoi sperare di stimolare in positivo e maggiormente, il tuo cervello.

Niente effetti speciali, ma solo tanta costanza, come amava ripetere anche il grande filosofo Aristotele.

Un abbraccio

Giancarlo Fornei
Formatore Motivazionale, Scrittore & Mental Coach
"Il Coach delle Donne"

ps:
e tu, come stai ad Autostima?

Male?

Allora iscriviti subito alla conferenza che terrò sabato 23 luglio a Grosseto; l'ingresso, comprensivo di buffet finale, costa solamente 20 euro. Trovi tutte le info per partecipare a questo link scarica il file in pdf.

Commenti

Marco ha detto…
Sono convinto che la ns energia mentale vada educata come qualunque cosa che ci viene insegnata. Facendo riferimento al mio vissuto scolastico ( elementari e medie a Spello, Istituto Magistrale a Foligno )posso affermare che questa educazione non avviene. Siamo educati a pensare in modo pessimista e la medesima cultura che ci viene trasmessa è pessimismo: si pensi allo studio sull' evoluzione del pessimismo tipica del Leopardi.
PENSARE DA PESSIMISTI FA MALE ALLA NOSTRA SALUTE FISICA E MENTALE. OCCORRE UNA SERIA PRESA DI POSIZIONE E INSEGNARE L' OTTIMISMO NON INGENUO.
SE L'AMBIENTE DI RIFERIMENTO NON AIUTA OCCORRE CHE LA GENTE, ALMENO COSI' HO FATTO IO, SI EDUCHI DA SOLA. Il primo passo da fare è dimostrarsi di essere capaci di superare ostacoli apparentemente insormontabili per noi. Solo superando questo tipo di prove consolidiamo la ns autostima. Una profonda e ben solida autostima ci proietta ad affrontare le ns. prove con pensiero positivo. Se studiamo non studiamo per il professore ma per noi. Se lavoriamo non lavoriamo solo per il datore di lavoro ma lo facciamo per il ns. benessere.
PER CONCLUDERE: EDUCARCI A PENSARE IN MODO POSITIVO E REALISTICO CI PROIETTA IN UNA NUOVA PIU' AMPLIA PROSPETTIVA DI VITA IN CUI VINCIAMO LE NOSTRE PAURE.
Sono convinto che l' uso di un linguaggio positivo sia interno che esterno ci focalizza verso un radicale miglioramento della ns. qualità di vita. Le emozioni positive se adeguatamente ancorate ci consentono una maggiore lucidità anche in momenti apparentemente difficili.
Giancarlo Fornei ha detto…
caro Marco,
purtroppo hai pienamente ragione: sia la scuola, sia la società in cui viviamo non ci aiuta a pensare in positivo.

Bello il tuo commento, spero possano leggerlo molte amiche e amici del blog e seguire il tuo esempio.

un abbraccio