Giancarlo Fornei ti spiega come crescere Autostima nei bambini!

Oggi rispondo all'email di una mamma, Lucia, che si preoccupa per la sua bambina e mi ha scritto questa email, chiedendomi come poterla aiutare a far crescere autostima nei bambini.

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Come crescere autostima nei bambini
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ho una bambina di 6 anni e mezzo che è molto timida e anche se i risultati a scuola sono ottimi ha sempre il terrore di sbagliare, quali sono i comportamenti da tenere per incrementare la sua autostima e quali gli errori...

mi puo' consigliare un libro adeguato in merito
la ringrazio anticipatamente
Lucia


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Eccoti 3 consigli banali per creare Autostima nella tua bambina
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Cara Lucia,
per prima cosa permettimi di farti notare che un bambino si comporterà, sempre, secondo le aspettative degli altri, specialmente delle persone che vivono intorno a lui, che hanno autorità su di lui.

Quindi, se ti sei accorta che tu o tuo marito hai "chiesto" troppo alla tua bambina, hai avuto delle aspettative un pò troppo alte, comincia col fare un piccolo passo indietro.

Con il farle capire che deve stare tranquilla, che non succede nulla se a scuola non prende sempre tutti dieci.

Premesso questo, direi che puoi cominciare ad aiutare la tua bambina a far cresce l'autostima dentro di sé con questi tre modi:

1. comincia con evitare di rimproverarla se per caso sbaglia. Falle capire che sbagliare non è nulla di grave, che anzi, sbagliare è fondamentale per imparare qualcosa di nuovo. Magari raccontale come anche tu e tuo marito, pur avendo sbagliato tante volte, avete imparato tantissimo dai vostri errori;

2. ricordale costantemente che le vuoi bene e che hai fiducia in lei. Quando fa qualcosa di buono, dille subito brava e quando sbaglia qualcosa, tranquillizzala e dille di non preoccuparsi, che sei certa che la prossima volta andrà meglio;

3. tutte le sere, quando si sta per addormentare, dille che sei fiera di lei. Sussurrale nell'orecchio che sai che diventerà sempre più brava e che deve stare tranquilla, perché durante la notte la fiducia crescerà sempre più dentro di lei.

Prima che la bambina si addormenti, lavora sul suo inconscio e aiutala a crearsi un'immagine positiva di se stessa.

Per esempio: se da grande vuole diventare una ballerina, ripetile che da grande diventerà una bravissima ballerina. Che la vedi già danzare con allegria e con il sorriso, bellissima nel suo tutu rosa.

Più la stimoli ad avere un'immagine positiva, più la sua autostima crescerà e si rafforzerà.

Infine, ricordati che è fondamentale che tu e tuo marito abbiate un atteggiamento coerente e comune con la bambina.

Se tu motivi la bambina e lui, invece, le fa solo notare gli errori (o viceversa), create in lei solamente maggior confusione e, di conseguenza, avrà scarsa fiducia in se stessa.

Tu e tuo marito dovete dare "amore" incondizionato alla vostra bambina, indipendentemente dalle vostre aspettative.

Dovete amarla per quello che è, e non per quello che vorreste che fosse.

Un libro da leggere?

Mi verrebbe da suggerirti il mio ebook sul pensiero positivo per bambini (che trovi a fine post), ma onestamente, ti consiglio "PNL per i bambini" di Eric De La Parra Paz, il più bel libro che abbia mai letto su come comportarsi per far crescere la sicurezza e la fiducia nei bambini.

Un libro che ogni genitore con bambini sotto ai dieci/dodici anni, dovrebbe leggere almeno tre volte.

Un grande abbraccio e spero di esserti stato di qualche utilità.

Lasciami un commento al post, se ti va.

Giancarlo Fornei
Formatore Motivazionale, Scrittore & Mental Coach
"Il Coach delle Donne"

Ps: Sono l'autore dell'ebook Pensiero Positivo per bambini, edito dalla Bruno Editore di Roma nel 2011. Leggilo, sono certo che lo troverai utile e pratico.


Commenti

Anonimo ha detto…
grazie, mi hai confermato che posso ancora fare di meglio.
Giancarlo Fornei ha detto…
si può sempre fare... "di meglio"...

un abbraccio
Anonimo ha detto…
Caspita!! Io credo che nonostante faccia già queste 3 piccole cose, per il resto sbaglio nella mia severità. Da una parte lo spingo ad essere se stesso senza preoccuparsi degli errori, ma dall'altra credo di mostrargli troppo la mia delusione se non ottiene risultati soddisfacenti...dove per soddisfacenti intendo quei risultati che lui prende ad esempio dai suoi compagni di classe nonchè amichetti del dopo scuola.(Un po' per competizione) Sento di sbagliare tantissimo, ma non riesco a venirne fuori. Agendo nel modo inverso,lui non si impegna nemmeno a tenere la penna con le dita normalmente nè stare seduto sulla sedia...tutti punti che mi ha fatto notare la sua maestra. Cosa posso fare? Se gli chiedo di impegnarsi di più inizia a piangere disperatamente e io mi perdo....
Giancarlo Fornei ha detto…
Caro anonimo, sei un maschietto, vero?

Probabilmente, senza che tu te ne accorga, crei in tuo figlio un senso di disagio e paura e, paradossalmente, proprio di paura di sbagliare!

Tuo figlio è molto sensibile e "sente" la tua insoddisfazione, che magari, gli manifesti pure. Da persona intelligente qual è, vorrebbe evitare di deluderti e così, resta tra l'incudine e il martello...

Sono lieto che tu prendi atto di "sentire di sbagliare tantissimo", ma devi fare di più: un passo indietro!

Cosa fare? Semplice: amarlo per quello che è e per quello che da, senza chiedere nulla in cambio. Potrà sembrarti poco, ma in realtà, è tantissimo.

Stagli vicino senza fargli più sentire il "fiato sul collo" della TUA competizione. Devi solo dirgli: papà ti vuole bene e crede in te!

Stop!
Nessun riferimento alle competizioni, nessun riferimento a impegni vari, nessun riferimento a dare di più e meglio...

devi solo dirgli (e fargli sentire) che gli vuoi bene...

un grande abbraccio, sono certo che diventerai un papà migliore...
Anonimo ha detto…
buona sera, mi chiamo risulto anonimo perchè non bravo con il computer, trovo molto interessanti i suoi comenti e risposte, mi sono imbattuto per caso nel suo sito, scrivendo autostima bambini, infatti è con quella che sono a fare i conti di recente, ho due figli uno di quasi 8 e uno di quasi 3 anni, sono completamenti due poli opposti per gusti e caratteri ma ugualmente amabili, sono i miei amori piu grandi e sono felice di percorrere con loro ogni giorno della mia vita, premesso ciò credo di aver molto sbagliato con il piu grande visto che a tuttoggi è un bambino con alcune paure, la morte ad esempio o i ladri. Secondo me ha poca autostima di se, fa spesso la pipi a letto di notte, anche se da un po non vuole piu il pannolino, abbiamo optato per la traversa, assecondando questa sua voglia di libertà, ho cercato sempre di insegnare a mio figlio l'importanza dello sport, e ripeto sport, non agonismo, il sano e puro sport, andiamo spesso in moto insieme sui sentieri in montagna, vedendo posti stupendi, lui ha la sua motoretta, è anche bravino, spesso altri amichetti ci fanno compagnia, posate le moto giocano sereni a pallone o a nascondino come ogni bambino dovrebbe fare, spesso però quando siamo magari a casa, rivela segni di insoddisfazione, si annoia, lo vedo triste, ma ovviamente se gli domando qualcosa mi dice che non ha nulla, credo abbia una normale e sana gelosia nei confronti del fratellino, un temerario di quasi 3 anni, fiero e cocciuto, abbiamo cercato di far si che si evitassero le gelosie ed i malesseri, fin dal prinmcipio, cerchiamo sempre di coinvoglerli nelle decisioni di famiglia, gli dico spesso che gli voglio bene, e me lo coccolo ancora ad esempio prima di dormire, ma ovviamente se mi trovo qui oggi credo di aver sbagliato tutto o gran parte, mi sono anche sentito dire da medici che ormai il danno è fatto e bisogna correre ai ripari, sono dispiaciuto ed amareggiato. Grazie di aver accolto questo mio sfogo e forse anche richiesta di aiuto!
tranquillo, nessun problema...

grazie per i complimenti, fanno sempre piacere riceverli...

è del tutto naturale che siano due poli opposti, stai tranquillo...

conosci qualche papà (credo tu sia un maschietto, o sbaglio?) che non abbia mai sbagliato? io no! Primo a commettere errori...

l'autostima è fondamentale in ogni persona, ancor di più nei bambini, ma paradossalmente devi essere tu a trasferirla in tuo figlio. Domandati se tu stesso non hai quel tipo di paure o altre...

i bambini sono spesso gelosi dei fratelli più piccoli, che nascono già più svegli dei primi...

trovo abbastanza limitante la risposta di quel medico e al tuo posto non mi arrenderei e farei di tutto per aiutare mio figlio...

vai al link qui sotto, vi trovi un Mp3 proprio adatto per aiutare a sviluppare autostima in tuo figlio, costa solo 1 euro e 97 centesimi ma credimi: vale moltissimo!

http://www.giancarlofornei.com/new/economici.asp

un grande abbraccio e un bacione ai tuoi due bambini
Anonimo ha detto…
grazie grazie mille davvero, io ho sempre avuto quelle paure specie della morte, e l ho sempre ammesso, chi non l'ha? certo non ci penso 24 ore al giorno, non sono un tipo gran che coraggioso e guerriero, ma credimi che per i miei figli mai sarei disposto ad arrendermi, ecco perchè pur odiando mortalmente i computer mi trovo a girovagare per internet cercando di capirci un po di piu, non sono di quei papa che devono essere sempre duri ad ogni costo, non mi vergogno mai dei sentimenti e se devo dire ti voglio bene , non mi faccio problemi di sorta. Le faccio un esempio, tempo fa c'era stato un rapimento di italiani in un luogo di guerre, non ricordo il posto, dopo la liberazione il papa appena liberato salutava il figlio a casa dicendogli "ti amo"! è una parola forte, o almeno siamo abituati a sentirla in altri contesti, quasi a vergognarci di amare. l ho trovato molto spontateo e bello, e non ti nascondo che mi ha fatto piangere di commozione, a volte mi trovo a pensare che sono troppo debole di mio, troppo sensibile, trasmettendo queste insicurezze anche a lui. bo non so! grazie comunque e proverò a trovare quel mp3
Giancarlo Fornei ha detto…
Amico mio, è molto probabile che tu, seppure senza volerlo, hai trasferito quelle paure a tuo figlio...

Smetti di pensarci e, soprattutto, di parlarne quando ci sono i bambini. Se dovessero parlartene loro, sdrammatizza e sposta l'attenzione su quanto vuoi bene loro...

la sensibilità, di per sé non è un limite, lo diventa nel momento in cui la debolezza prevale, cerca di rafforzare la tua autostima, perché solamente in questo modo puoi aiutare tuo figlio, anzi, i tuoi figli, a nutrire la loro...

un abbraccio
Anonimo ha detto…
Complimenti, ho trovato tutto molto interessante. Ho pero un problema: il mio bimbo di due anni e mezzo quando si trova al parco cerca sempre una bimba che conosce e inizia a seguirla e imitarla in tutto ciò che fa. X imitarla intendo proprio che ripete ogni sua azione e ogni sua parola, ad es. se lei alza un braccio, lui alza il braccio, se lei chiama la mamma lui chiama la mamma. In generale ha questo comportamento con la maggior parte dei bambini con cui viene in contatto. È sicuramente un bimbo abbastanza timido, inoltre da quattro mesi gli e arrivato un fratellino (questo comportamento pero lo aveva già prima dell'arrivo del fratellino). Non so proprio cosa fare, se dirgli di non seguire gli altri, oppure far finta di niente... Attendo un suo consiglio, grazie mille.
Anonimo ha detto…
Buona sera. sono mamma straniera. ho un maschietto da 9 anni. fra qualche mese lo voglio portare stare insiemi a me . soffro tantissimo per la mia lontananza da lui, ma, lui soffre ancora di più, perché è piccolo e non riesce ancora ha capire perché abbiamo dovuto stare lontani... crescendo lui diventa un bambino molto insicuro e mi dice che non lo ama nessuno... sento questa sua sofferenza, dolore e non so come comportami con lui..
Giancarlo Fornei ha detto…
Risposta all'anonimo del commento datato 8 settembre 2012

Intanto ti chiedo scusa, perché il tuo commento mi è proprio sfuggito...

Grazie per i complimenti, fanno sempre piacere riceverli...

Il processo d'imitazione è tipico di molti bimbi in età di tuo figlio, se non vi sono altri segnali strani, al tuo posto farei finta di nulla...

Se invece il bimbo è anche aggressivo e non si limita a imitare, ma picchia i bambini e le bambine che imita, un controllo da un buon psicologo infantile può esserti utile...

un abbraccio e perdona il ritardo...
Giancarlo Fornei ha detto…
Risposta all'anonima del commento datato 15 aprile 2013...

Cara amica, anche nel tuo caso scusa... gli ultimi due commenti al post mi sono proprio sfuggiti, capita di non essere perfetto!

Intanto mi dispiace per la tua situazione e sono certo che quanto prima, potrai riabbracciare tuo figlio e farlo vivere con te...

Un giorno, quando sarà pià grande, potrai spiegargli logicamente il motivo della tua allontananza, nel frattempo, fagli sentire la tua vicinanza in ogni modo possibile: una telefonata, una cartolina, un'email...

Una cosa bella che potresti fare è quella di registrare la tua voce in un mp3, nel quale gli dici che gli vuoi bene e che gli sei vicino e poi mandarglielo...

Il bambino avrebbe accanto a se la sua mamma, seppure virtuale, la tua voce lo tranquillizzerebbe e lo farebbe sicuramente star meglio...

Oggi, con i telefonini di nuova generazione, registrare un mp3 è una cosa facile...

un grande abbraccio ad entrambi...