Conta tutti i tuoi doni e ti sentirai grato

Mancavano solo pochi giorni a Natale e Jennifer Noble, una donna inglese, si sentiva giù di morale. Quella sarebbe stata la prima vacanza da quando aveva divorziato e si trovava negli Stati Uniti, a migliaia di chilometri da casa sua e dai suoi familiari. Si era sposata con un americano otto anni prima e negli ultimi due aveva vissuto nella zona occidentale, mentre lui studiava per fare carriera.

Dopo il divorzio aveva deciso di rimanere lì, ma la maggior parte dei suoi amici se ne era andata, e anche se stava incominciando a conoscere persone nuove e stava a poco a poco ricostruendosi una vita, in quel momento si sentiva davvero triste.

Non essendo il tipo di persona che si commisera troppo a lungo, sapeva che il modo per sentirsi meglio era quello di stilare un “elenco della gratitudine”. Scrisse tutte le cose della vita per cui era grata e mentre lo faceva, il suo umore si risollevò. Sapeva anche, però, che la riconoscenza non è solo un sentimento, ma qualche cosa che si deve mettere in azione. E lei era decisa a non ricadere di nuovo in quell’atteggiamento da “povera me”.

Per superare la malinconia e per migliorare la sua sensazione di benessere, Jennifer decise di aiutare le persone meno fortunate di lei. Si recò presso il centro locale dell’Esercito della Salvezza e aiutò a preparare il pranzo di Natale, poi acquistò qualche giocattolino per i bambini.

Questa è stata la sua scelta e non è detto che debba essere anche la vostra o la mia; ci sono scelte diverse a seconda del carattere e delle necessità. A volte possiamo ringraziare per tutti i doni che abbiamo ricevuto semplicemente prendendo il telefono e chiamando qualcuno con cui non siamo in contatto da molto tempo, o scrivendo un biglietto di ringraziamento per un regalo, oppure dicendo ai nostri figli quanto siamo felici che facciano parte della nostra vita.

Riconoscere attivamente le cose buone di cui godiamo ne crea altre ancora. Chi è grato sperimenta il meraviglioso equilibrio fra il dare e il ricevere. La gratitudine fa crescere in noi una coscienza positiva e piena di gioia e ci integra nel flusso della vita, ed è questo che ci dà la soddisfazione interiore.

Molte delle grandi figure del mondo hanno dovuto affrontare problemi tanto grandi che inizialmente sembravano insormontabili. Che cosa sarebbe successo se Beethoven si fosse autocommiserato per il fatto di essere sordo? Il mondo non avrebbe potuto trarre vantaggio dal dono della sua bellissima musica. Come sarebbe oggi il mondo dei trasporti se i fratelli Wright avessero rinunciato dopo le prime prove di volo? E se Herman Melville avesse smesso di scrivere perché, al momento della pubblicazione, Moby Dick era stato ignoratola critici e lettori?

Elencare le nostre benedizioni può trasformare la malinconia in buonumore; le risate e la gioia sono espressioni di lode e di ringraziamento per le glorie della vita. Quando guardate il bicchiere che simboleggia la vostra vita, potete vederlo mezzo pieno o mezzo vuoto: la scelta è vostra. Chi vede il bicchiere mezzo vuoto rimpiange il suo destino, è convinto che il mondo voglia solo farlo soffrire. Chi invece sa essere riconoscente sarà più portato a vedere il bicchiere mezzo pieno, e questo atteggiamento positivo si alimenta da solo.

Quanto più siamo gioiosi, tanto più diventiamo attraenti. Quando siamo grati per le nostre esperienze, ci diventa più facile vedere il bene che esiste sempre. Quando sorridiamo a un altro, è facile che ci restituisca il sorriso, e quel sorriso riflette un cuore felice che è aperto e ricettivo a tutto ciò che di bello la vita ha in serbo per noi.

Un bellississimo racconto tratto dal libro “Le Leggi D’Oro della Vita”, di John Marks Templeton, che dovrebbe farci riflettere sul fatto che se ci guardiamo bene dentro, ci accorgiamo che “abbiamo molto” e nonostante questo “molto”, non siamo mai contenti.

Sarebbe bello, ogni tanto, smetterla di guardare chi ha più di noi con un pizzico d’invidia e gettare uno sguardo a quelle persone che, purtroppo, hanno molto meno di noi.
Giancarlo Fornei

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